I freni che bloccano la tua crescita

Sono sicuro che se ti trovi dove sei ora è grazie a ciò che hai fatto o non fatto negli ultimi 5 anni.
Quello che ti fa fare la differenza è costruirti una nuova mentalità, robusta, che ti permette di avere un approccio diverso alle cose e alle situazioni rispetto a quello che hai avuto fino ad ora. 

Ma per costruire qualcosa di nuovo, a volte è necessario conoscere e superare, demolire se vogliamo, alcune vecchie abitudini che frenano la tua crescita.

Questi freni nella vita ci servono per metterci in guardia, valutare bene le situazioni e poi decidere e agire lasciandoli andare, altrimenti faremo grandi sforzi senza ottenere nulla. Pur essendo grandi persone con grande potenzialità inespresse, rimarremo bloccati dai nostri stessi limiti o freni che ci siamo messi da soli.

Immagina di guidare un’auto, con un piede sull’acceleratore e uno sul freno, tenuti schiacciati entrambi nello stesso tempo. Come puoi ben immaginare la macchina inizierà a fare un gran rumore, un gran fumo e magari se tenuta così per un lungo tempo accadrà qualche danno al motore o all’abitacolo.

Adesso vediamo insieme i freni più comuni

Atteggiamento mentale negativo

Con un atteggiamento mentale negativo non si va da nessuna parte. Avere eccessiva criticità, verso gli altri verso sé stessi, verso il mondo ci limita ogni giorno della nostra vita e il possibile successo, ma soprattutto non ci consente di essere bellessere per noi stessi e ne per gli altri, distruggendo la fiducia. 

Purtroppo questo atteggiamento è contagioso, e se ti senti così come ti ho appena detto, sfiduciato, negativo verso il futuro o gli altri, ti suggerisco di prendere immediatamente una decisione; deve avvenire un cambiamento importante in te. 

Come posso cambiare la situazione?
Dove mi trovo?
Cosa posso fare di diverso rispetto a quello che ho fatto fino ad ora?
Come posso fare per? 

Inizia a notare come ponendoti le domande utili e in modo giusto, diamo giorno dopo giorno un input al cervello di andare a trovare tutte quelle soluzioni che ci occorrono per risolvere la situazione o per cercare nuove risorse affinché tutto inizi a cambiare piuttosto che lamentarsi e morire lì.

Prova, prima di andare a dormire a porti queste domande, e vedrai che lui durante la notte continua a lavorare per te trovando le soluzioni, che in qualche modo ti farà avere indietro le risposte che ti occorrono, sotto forma di intuizioni, risposte o altro che possa essere utile per affrontare diversamente quella situazione. In questo modo iniziamo ad accendere nella nostra testa un meccanismo di processo verso le soluzioni, è come attivare il SAR (sistema attivante reticolare) lo puntiamo sui punti di forza, sulle opportunità, su cosa abbiamo di bello, no su ciò che non abbiamo.

Possiamo invertire la rotta e attivarlo su cosa abbiamo di bello, e iniziamo a vedere il mondo in maniera diversa, con nuovi occhi, ad ascoltare e ascoltarci con nuove orecchie, riuscendo a percepire nuove sensazione che producono in noi benessere, a quel punto possiamo trasferirlo anche agli altri.

Immagina ora, prima di recarti a lavoro quale sono le cose che pensi prima di entrare nel salone/centro?

Paura 

La paura uccide l’iniziativa, l’intraprendenza. Ci sono tanti tipi di paura, e l’essere umano ha paura del giudizio, del successo, del fallimento, del rifiuto, delle cose che non conosce. 

Ma le paure sono fisiologicamente sensate, perché è il nostro sistema di difesa naturale che ci mette in guardia. Quello che è veramente importante è come una persona è in grado di gestire queste paure. Questo nella vita di tutti i giorni ci porta ad affrontare delle situazioni, e grazie alla paura ci porta ad evolvere costantemente apprendendo delle nuove capacità, competenze, o risorse e uscire dalla zona di confort. 

Valutando dal punto di vista della paura, meno male che c’è, perché è quella che una volta superata ci fa agire e affrontare la situazione, ci rende fieri delle capacità che abbiamo tirato fuori e che neanche noi sapevamo di possedere fino a quel momento. Ma questa consapevolezza di quanto siamo grandi l’abbiamo solo dopo che è stata superata e affrontata, abbiamo preso le giuste misure per farlo, e guardandoci indietro possiamo dire: tanta paura per niente.

Volevo farvi notare un altro aspetto che il nostro linguaggio può darci, solo cambiando la definizione di una parola.

La parola fallimento. Il fallimento non è altro che un mancato risultato.

Anche in questo caso quello che può fare la differenza, è farsi le domande giuste del tipo: Cosa mi serviva per raggiungere quel risultato. Cosa mi è mancato? Cosa dovrei sapere? So che mi dà l’opportunità di raggiungere quel risultato… e così via.

Un’altra cosa che ci può tornare utile con le domande, e arrivare al cuore della vera paura per poi ristrutturare è la regola dei 5 perché. 

Prendete la vostra paura e domandatevi:

Perché ho paura di questa cosa? 

Alla risposta che vi sarete dati chiedevi di nuovo perché e continuate così fino a 5 volte. Arrivato alla fine o anche prima, riuscirete a scoprire cosa veramente vi fa paura di quella situazione, e vi consentirà di affrontarla.

La paura è un campanello di allarme, un monito che ti tiene sempre pronto. Ma non puoi permettere che la paura prenda il sopravvento e per combatterla  devi usare il muscolo del coraggio. E il muscolo del coraggio va allenato costantemente.

Un giorno la paura bussò alla porta,
il coraggio andò ad aprire e non c’era più nessuno.
Johann Wolfgang Goethe

Credenze negative

Una credenza è una convinzione, è una cosa che siamo convinti e le nostre credenze negative uccidono la fiducia in noi stessi. È quella sensazione di fallimento ancora prima di intraprendere qualsiasi azione.

Se abbiamo una credenza negativa (verso te stesso, verso gli altri ecc.) questa credenza negativa farà in modo che tu attinga a delle risorse limitate, come se attingessi al pozzo delle tue risorse con un bicchierino molto piccolo, e quindi prendi ciò che puoi prendere, utilizzando quindi delle Risorse limitate. Ovvio che con quel poco di risorse che hai riuscirai a mettere in atto delle azioni deboli (poco energiche, poco decise, poco forti nella tua realtà).

Azioni di questo tipo, di conseguenza portano dei risultati mediocri nella tua vita come di conseguenza e commisurate alle risorse utilizzate, e questo ci insegna che quando andiamo ad ottenere risultati insoddisfacenti, questi tali ci rafforzano le nostre credenze limitanti negative di essere incapaci e man mano ce ne convinciamo sempre di più facendoci una convinzione di essere incapaci, che noi non siamo fortunati o che noi non valiamo.

Chi crede di non valere, di non avere le risorse o il talento, finirà con questa mentalità e con questo approccio di crederci, di aver ragione. E’ proprio lì che abbiamo creato una delle tante credenze negative, che diventano le nostre verità, e la nostra realtà soggettiva, che delle volte è più forte della realtà oggettiva.

Invece il processo è un altro, prima credi in te stesso e poi riotterrai dei risultati. Solo cambiando la modalità di pensiero o conoscendo come o attraverso un Coach tutto può accadere.

Se nella vita ti hanno fatto credere che non si possa cambiare il proprio destino, o che ci voglia soltanto fortuna per avere successo, bene è arrivato il momento che inizi a guardare da un’altra prospettiva, che iniziamo a dirci cose nuove e iniziare a percepire le nostre sensazioni positive iniziando a cambiare il nostro dialogo interno e la nostra comunicazione, per cambiare lo schema. Queste credenze limitanti, possono essere manipolate, plasmate, cambiate da te stesso, assumendone il controllo in maniera diversa.

Inizia sin da Ora ad accedere a tutte quelle credenze positive (che potrai realizzare i tuoi obiettivi, hai credenze positive in merito alle tue azioni, alle tue capacità, e al futuro che ti aspetta) sicuramente queste ti daranno accesso a quell’infinità di risorse illimitate, che sono dentro di te e sono lì pronte ad essere liberate.

È ovvio che con tutte queste risorse illimitate, le azione che potrai fare saranno forti, di qualità, consistenti. Produrranno risultati eccellenti che continueranno a affermare, sostenere e confermare convinzioni e credenze positive, tutto ciò ritorna come in un vortice ripetendo il nuovo schema che abbiamo creato, generando e cambiando senso alla tua vita, dandoti una consapevolezza diversa con credenze diverse, risorse diverse, azioni diverse, risultati diversi.

Quando cambia come pensi, cambia ciò che ti dici, cambieranno i tuoi atteggiamenti e di conseguenza cambieranno i tuoi risultati.

Abitudini e comportamenti negativi limitanti

Quali possono essere delle abitudini negative? Dormire troppo o troppo poco, mangiare male, spendere senza avere il controllo, o viceversa. Tutte quelle abitudine negative riempiono il tuo tempo in maniera non sana che te lo rubano giorno dopo giorno fino a portarti all’insoddisfazione personale e professionale, tutto ciò non è salutare per noi stessi e ci rende infelici di tutto anche della nostra vita stessa.

Le abitudini negative vanno sradicate e cambiate, vanno gestite con intelligenza.

Osservando la quotidianità di una persona puoi capire il valore di quella persona.

Ora, osservando te, che valore ti dai? Osservando ciò che fai, nell’arco di una settimana che valore ti dai? Se in un giorno, una settimana o un mese, non rientrano quei comportamenti in cui ti senti fiero/a o orgoglioso/ a allora è li che devi intervenire subito, cambiando quelle non sane abitudini con altre nuove sane abitudini.

La costanza e la perseveranza nelle cose giuste, ci portano a ottenere i risultati che meritiamo. Pensa al tuo lavoro, quante cattive abitudini puoi cambiare? e con quale sane abitudini le puoi sostituire? Se pensi alla tua intera giornata, da quanto ti alzi a quando non vai a dormire, quali sono le abitudini sane che fai per sentirti fiero/a di te e quello che cambieresti quali sono? Una volta individuate un consiglio che ti do è di non cambiarle tutte insieme. Quello che ti invito a fare è farlo con intelligenza, senza fretta e senza sosta, individuando le vecchie abitudini limitanti nelle 3 aree della persona, Salute – Famiglia – Lavoro.
Fai una lista di quelle che ci limitano e quelle che vogliamo sostituire per ogni area, e poi per ordine di priorità la andiamo a sostituire, ricordandoci che al raggiungimento di ogni risultato eccellente di celebrare con un rituale.

Cambia tre abitudini all’anno e otterrai risultati fenomenali.

Stati d’animo negativi dominanti

Per stati d’animo negativi dominanti, intendo quelli che vanno ad inquinare la tua giornata avvelenandola giorno dopo giorno, e invece di nutrirti di belle sensazioni ti avvelenano giorno dopo giorno.

Provare odio risentimento e cattive sensazioni verso se stessi e verso altre persone non aiuta, è come mettessi gocce di veleno nel tuo organismo ogni giorno, e a lungo andare vanno ad inquinare il tuo organismo, il tuo cuore e la tua mente. puoi avere tutte le buone intenzioni del mondo, ricco di capacità, ma se ti perdi a coltivare brutti sentimenti per gli altri, per il mondo o per la vita, stai perdendo il tuo tempo. Liberati, anche perché non ti è utile.

Se avverti che nell’ultimo periodo o da un po’ sta accadendo questo nella tua vita, liberatene subito, fatti questo regalo.

Ti voglio portare un esempio di una grande persona come Nelson Mandela, Ora premio Nobel per la pace. È stato rinchiuso ingiustamente per 30 anni in una cella piccolissima di pochi metri quadrati, eppure ha scelto di non nutrire la sua anima di odio, per quanto sarebbe stato comprensibile farlo. Decise di dialogare con coloro i quali lo avevano rinchiuso, per capire.
Conquistò il suo popolo diventando il primo presidente del Sud Africa e pose la pietra più importante per la fine dell’apartheid.

I mal pensieri ci uccidono dentro, i buoni pensieri ci rendono persone speciali.

Quelli che ti ho descritto sono i freni più potenti dell’essere umano, ma sono i freni che ci impediscono di essere e trasferire bellezza e benessere, rendendoci infelici e insoddisfatti della nostra vita, e non riuscendo a creare e trasformare ogni persona in bellezza e benessere.

Ora prova ad immaginare ciò che puoi fare con te stesso/a per primo, con le persone che ti circondano come la tua famiglia i tuoi collaboratori e le tue clienti, riuscire a risplendere e a far risplendere loro portandogli , attraverso le tue mani e le tue parole un bellessere continuo nella loro vita. 

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